Sydney Architecture Set 21032

RECENSIONE A CURA DI GIUSEPPE FRACCALVIERI

Prima di cominciare la recensione, mi piacerebbe premettere che questo set non è un mio acquisto volontario, ma mi è stato, diciamo, regalato. Vi anticipo che non sono stato molto colpito e quindi ciò che dirò rispecchierà solo ed esclusivamente il mio parere personale.

È un prodotto consigliato ai maggiori di 12 anni, dato che trattasi di un set  più che altro da collezione che da gioco. Al suo interno troverete tre sacchetti non numerati per un totale di 361 pezzi ed un bellissimo manuale di ben 112 pagine. Il libretto è davvero fatto bene e prima di farvi cominciare con la costruzione, vi introduce un po’ di storia degli edifici.

Purtroppo l’euforia della confezione ben fatta e rifinita come se fosse un oggetto di pregio, viene smorzata dalla fase di costruzione. Ho trovato pressoché noioso preparare la base dello skyline della città. Ci sono volute ben 28 pagine per concludere questa parte del progetto così poco stimolante.

Per fortuna, noto con piacere che c’è il tile stampato con la scritta Sydney. Probabilmente i set Architecture saranno tutti dotati di un pezzo simile, ma questo è il mio primo,quindi  portate pazienza per l’ovvietà che potevo cogliere.

Sto trovando  molto scomode le istruzioni su sfondo nero, perché faccio fatica a distinguere sia i pezzi che i colori.

Dopo questa considerazione, affogo la mia noia, nel sistemare lo specchio d’acqua rappresentato da dei tile blu trasparente.

È inutile dirvi che finora sono rimasto molto deluso, perché vorrei sapere quand’è che comincia il divertimento, dato che non si fa altro che sistemare tile o similari un po’ dappertutto.  È brutto da scrivere, ma mi sento un piastrellista.

Credo che dovrò ancora aspettare per un bel pò, in quanto preparare la base del Sydney Harbour Bridge non migliora il mio stato d’animo.

Finalmente si ottiene un po’ di brio con il completamento del ponte, anche se lo trovo un po’ raffazzonato.  Per esempio non tutte le BAR fanno contatto con la parte superiore. Secondo me, questo è un difetto che andava migliorato cercando altre soluzioni tecniche.

Passo ora alla costruzione del Deutsche Bank Place, però  come inizio non mi esalta, perché è abbastanza monotono e ripetitivo, come potete osservare dall’immagine che segue.

Nonostante abbia riscontrato la  preparazione del corpo centrale davvero noioso, completare il palazzo diventa più divertente, grazie ad  un buon gioco di clips e BARrette.

Come temevo, preparare la base della Sydney Tower non si smentisce dal resto delle mie aspettative, ormai deluse in tutto e per tutto. Sarò ripetitivo, lo so, però lo ritengo noioso, ma so già che questa volta, il resto dovrebbe riscontrare il mio interesse, quindi  procedo fiducioso, ultimando la torre.

Infatti, noto con piacere un ottimo utilizzo di un cerchione di un’auto adottato per la parte superiore della torre. Caspita! Queste sono le cose che mi esaltano dei LEGO; stravolgere le regole e trovare nuove soluzioni coi pezzi più impensabili.

Sono costretto ad ammettere che nel ricreare il Sydney Opera House mi sono incartato non poco. Trovo che le istruzioni siano fatte in questo caso non proprio bene. Sarà senz’altro colpa dello sfondo nero che non aiuta. Nonostante le mie difficoltà nell’assemblarlo, constato che il teatro è l’edificio più divertente da realizzare.

Nonostante non mi abbia esaltato montare questo set, il risultato finale è pregevole.

Purtroppo non solo un collezionista  ARCHITECTURE, quindi  vi posso confessare che sarà il primo ed anche l’ultimo che avrò. Per me è una vera  fortuna non averlo comprato, dato che l’ho vinto in un contest. Sono più che sicuro che lo terrò montato davvero poco e che presto diverrà un ottimo sfuso per le mie MOC. Questo è un prodotto che consiglio agli amanti delle istruzioni e soprattutto a coloro che piace il microscala. Ovviamente lo sconsiglio a chi come me si diverte di più ad uscire fuori dagli schemi e che normalmente non segue le istruzioni, ma si diletta con l’inventare strane e nuove MOC.