Goliath – Lorenzo Brovia

Primo esperimento “serio” di progettazione e realizzazione di un Mecha completamente da zero.

L’ispirazione iniziale era arrivata dagli AMP (Amplified Mobility Platform), gli esoscheletri visti in “Avatar”, quindi: pilota all’interno del torso, niente testa, spalle alte, braccia e gambe abbastanza “scheletriche” e grandi  mani prensili.

Doveva essere armato con un’arma bianca per il combattimento corpo a corpo; dopo poco si è aggiunta una enorme mitragliatrice a canne rotanti.

La volontà di realizzare un robot posabile nella maniera più realistica possibile si è portata via la maggior parte del tempo di progettazione (sempre tramite LDD). Soprattutto le mani, che hanno cinque dita, tre falangi per dito e pollice opponibile hanno richiesto molte modifiche successive.

Questa prima versione, una volta realizzata, aveva dei grossi problemi di stabilità, in quanto le articolazioni di braccia e le gambe, realizzate con giunti sferici, non reggevano il loro peso e portavano il robot ad accasciarsi (maledetta gravità!): quindi ho dovuto riprogettare completamente tutti e quattro gli arti, per inserire i giunti a scatto che consentono un minimo di stabilità in più.

Il dover integrare questa tipologia di giunti ha richiesto la modifica e l’irrobustimento di gambe e braccia, che ora hanno un aspetto molto più da “robottone” e meno da “esoscheletro”, per certi versi anche migliore del precedente.

Il risultato finale, sebbene non rispecchi fedelmente l’idea iniziale, consente una buona posabilità, sia con l’arma bianca sia con la mitragliatrice (nonostante che il peso di quest’ultima sia tutt’altro che trascurabile). La differenza, a mio avviso, è fatta dalle mani che, sebbene (volutamente) fuori misura, permettono di afferrare oggetti e assumere pose inconsuete per un Mech.

Rimane ancora una certa instabilità nelle giunture, soprattutto quando viene impugnata la mitragliatrice ma, una volta trovata la posizione giusta, questa viene mantenuta senza problemi per ore.

Ho in mente, in futuro, di migliorare l’attacco tra torso e gambe, attualmente un po’ fragile. Vorrei inoltre realizzare una base espositiva con lo spazio per il pilota, in modo da dare l’idea delle proporzioni di quest’ultimo rispetto al robot.

Il robot è alto 32 stud, mentre la mitragliatrice è lunga 27 stud e la spada è 26 stud.

Volendo dare un nome al robot, ho scelto “Goliath”.